Per quanto possa essere difficile da accettare, ogni coppia è destinata ad attraversare fasi di armonia e momenti di fatica. Ci sono periodi più sereni e altri in cui la distanza si fa sentire.
Si comincia a discutere più spesso, a parlarsi meno, a non capirsi più. Proprio in questi momenti nasce spontanea una domanda che può fare paura, ma che tutti prima o poi si pongono: perché una coppia va in crisi?
Saper dare la giusta risposta a questa domanda è difficile, soprattutto quando la si sta vivendo in prima persona. Inoltre, quando si affronta questo argomento è fondamentale partire dal presupposto che non si stia cercando di attribuire la colpa a qualcuno in particolare.
Comprendere perché le coppie vanno in crisi significa imparare a leggere alcuni segnali nascosti, dare un nome a quello che succede dentro di noi e, infine, avere il coraggio di trovare una soluzione comune.
Spesso la crisi di coppia non arriva come un fulmine a ciel sereno. Inizia molto lentamente, con piccoli gesti quotidiani, parole non dette e silenzi che si allungano.
Nelle relazioni i primi periodi sono costellati da momenti unici e di grande condivisione, in cui ci si racconta attraverso i propri sogni, progetti e paure.
Poi, nel tempo, le conversazioni tendono a diventare più pratiche e meno fantasiose perché ci si abitua a una routine. Si comincia a parlare per organizzare la giornata e non per conoscersi, iniziando a creare un vuoto all'interno della comunicazione in cui ci si esprime sempre meno.
A un certo punto molti iniziano a sentirsi meno compresi e si smette di condividere i propri pensieri. Si preferisce evitare, tacere, rinunciare a raccontarsi per evitare possibili conflitti e, poco a poco, la relazione si svuota lentamente, senza accorgersene.
A questo spesso si aggiunge la perdita di intimità, non soltanto intesa a livello fisico, ma anche su un piano più profondo, smarrendo quel senso di complicità che contraddistingue le relazioni.
Quando tutti questi gesti affettuosi iniziano a sparire, è spontaneo percepire come se dall'altra parte non ci fosse più un reale desiderio di relazionarsi, ed è proprio qui che la coppia perde la sua linfa vitale.
In alcuni casi, invece, emergono differenze caratteriali che all’inizio sembravano stimolanti, col tempo diventano causa di diverbi. Non è questione di dover avere torto o ragione, ma di trovare un punto comune in cui le due personalità possano incontrarsi senza rinunciare alle proprie idee e scelte.
In altri casi, le origini del problema potrebbero essere le aspettative: quelle promesse non dette che ci si porta dietro. Spesso si è convinti che l’altro sarà sempre presente, che non cambierà mai e che le sensazioni rimarranno le stesse.
Tuttavia, quando queste aspettative non vengono soddisfatte, nasce una sorta di delusione verso l'altro, e se non viene affrontata in maniera costruttiva diventa un pretesto per iniziare a mettere delle distanze sul piano emotivo e fisico.
Infine, in alcuni casi, l'evento scatenante potrebbe essere il tradimento, che diventa inevitabilmente una ferita profonda che spezza quella fiducia che si è costruita nel tempo.
Spesso, però, il tradimento non è l’origine della crisi, ma la sua conseguenza. Un gesto impulsivo di chi si sente solo e prova a riempire un vuoto altrove.
Sebbene sembri semplice pensare che il problema nasca sempre da dentro, a volte, purtroppo, le cause delle crisi di coppia provengono dall’esterno: dalle pressioni della vita o dagli imprevisti che cambiano le priorità.
Un esempio può essere rappresentato dalle difficoltà economiche, che possono pesare molto più delle parole. Quando i conti non tornano e l’ansia cresce, la coppia si trova a combattere contro una realtà che divide.
Anche lo stress lavorativo è un fattore spesso sottovalutato. Quando le giornate sembrano interminabili e la mente inizia a essere altrove, inevitabilmente la relazione ne risente.
Non si tratta di disinteresse, ma una mancanza di energia che diventa costante, e il partner può sentirsi trascurato o invisibile davanti a tutto ciò.
Altre volte il problema potrebbe essere causato da interferenze familiari, ad esempio dei genitori troppo presenti o da figli che assorbono tutte le energie.
Una coppia cresce quando riesce a proteggere il proprio noi dalle pressioni esterne. Ma se i confini si confondono, la relazione rischia di trasformarsi in un campo di battaglia tra lealtà e aspettative diverse.
In altri casi la causa del problema potrebbero essere degli eventi critici: una malattia, un lutto, la perdita del lavoro o la nascita di un figlio.
Sebbene possa risultare paradossale, anche la felicità può mettere in crisi. L’arrivo di un bambino, per esempio, sconvolge in maniera inevitabile ritmi, ruoli e tempi. Non sempre si riesce a restare coppia mentre si diventa genitori, soprattutto quando non ci si sostiene a vicenda.
Queste situazioni non arrivano all’improvviso, ma si presentano con dei segnali della crisi di coppia che spesso passano inosservati.
Ci si accorge che le conversazioni si sono fatte brevi, che l’altro non ride più come prima e che le serate insieme finiscono per essere trascorse davanti alla televisione in silenzio.
Spesso uno dei primi segni è la distanza emotiva. Nonostante si viva molto vicini fisicamente, l’altro inizia a diventare una presenza che, per quanto familiare, rimane comunque estranea sul piano sentimentale.
In alcune coppie, questa distanza può esplodere in litigi frequenti, in cui si cerca ogni piccolo pretesto per scaricare tensioni più profonde. In altre coppie, invece, succede l’opposto: cala un silenzio pesante, fatto di rinunce e rassegnazione.
Con il tempo è inevitabile che la sfera sessuale risenta di questa distanza. Ciò porta il desiderio a diminuire, non tanto per mancanza di attrazione, ma per la connessione emotiva che non c’è più.
Un altro segnale potrebbe essere la mancanza di collaborazione nella vita di tutti i giorni. Si entra in una modalità di sopravvivenza in cui ognuno pensa per sé, come se la coppia fosse formata soltanto da due io che convivono nella stessa casa.
Riuscire ad ammettere che le cose non stiano andando per il verso giusto è molto difficile, e in alcuni casi si preferisce costruirsi una facciata che faccia apparire tutto rose e fiori.
Si tratta di coppie che sembrano perfette agli occhi degli altri, ma che dentro si sono spente. Restano insieme per abitudine, per i figli, per paura di cambiare. Purtroppo, dietro tutti questi sorrisi di circostanza, si nasconde spesso una solitudine che pesa più di qualunque conflitto.
Per quanto possa apparire dolorosa, attraversare una relazione di coppia in crisi non significa necessariamente essere arrivati al capolinea. Spesso si tratta di un momento in cui il cambiamento è inevitabile, ma non significa che tutto ciò che lo seguirà sarà negativo.
Quando due persone trovano il coraggio di fermarsi e parlare per capire cosa non funziona, la crisi può diventare una possibilità per rianimare tutto ciò che si era spento. Molte coppie raccontano che proprio nei momenti peggiori hanno riscoperto un nuovo modo di stare insieme.
La crisi spesso rivela lati di sé che nessuno dei due pensava di avere. Non bisogna vedere la crisi come la necessità di tornare in fretta allo status quo, ma una possibilità per decidere se e come ricostruire.
A volte il percorso porta a ritrovarsi, altre a lasciarsi. In ogni caso, bisogna cercare di vederlo come un momento di crescita, una consapevolezza che le cose cambiano e creano nuovi equilibri.
In alcuni casi il peso emotivo potrebbe risultare troppo grande per essere in grado di trovare da soli le soluzioni giuste per risolvere i propri conflitti.
È in casi come questi che uno spazio neutro può essere una soluzione valida per riflettere insieme, un esempio concreto è offerto dall’Associazione Aiuto Famiglia. Discuterne in contesti specializzati permette di trovare chiarezza, comprensione e nuovi strumenti per comunicare. Ogni percorso è unico: per alcune coppie bastano pochi incontri, per altre serve più tempo. Ciò che conta è iniziare, perché il dialogo accompagnato può aprire nuove prospettive e portare a scelte più consapevoli.
AAF - Associazione Aiuto Famiglia: dal 2005 creiamo armonia