La fiducia è alla base di ogni relazione. Vivere un rapporto in modo sereno senza complicarsi la vita ed evitando crisi di coppia.
Ci sono esperienze che lasciano il segno nelle nostre vite e non sempre in modo positivo. A volte incontriamo persone che tradiscono la nostra fiducia e questo ci porta ad avere difficoltà a concederla ancora, soprattutto senza pregiudizi o fardelli emotivi. La fiducia si sviluppa già da bambini, quando ci affidiamo ai nostri genitori e confidiamo in loro per sentirci al sicuro. È proprio per questo che, se in una coppia manca, non ci si sente protetti, ed è facile sviluppare comportamenti disfunzionali. Vediamone alcuni:
Ecco alcuni comportamenti che aiutano a mantenere le relazioni equilibrate.
Non si può concedere fiducia ad un'altra persona se prima non la si ha in sé stessi e sappiamo che questa è strettamente collegata all'autostima. Iniziamo a formarci un'opinione di noi stessi da bambini attraverso le interazioni con l'ambiente, in una sorta di “gioco degli specchi”: osservando gli altri, ci vengono restituiti frammenti di immagini che aiutano a definire noi stessi. Naturalmente la percezione che abbiamo è in continuo mutamento e quindi può essere migliorata. Perdonare le proprie debolezze e credere nelle proprie capacità è il primo passo per conoscere l'altro e riuscire ad affidarsi senza preconcetti.
Una comunicazione efficace è fondamentale per una relazione stabile. Parlare in modo aperto e trasparente sviluppa vicinanza ed empatia. Per ricostruire la fiducia danneggiata da qualche accadimento, bisogna essere disposti a lavorare sulla relazione, a esporre dubbi, dolori e paure. Parlare in modo costruttivo fa sì che vengano evitati fraintendimenti che, col tempo, logorano il rapporto. Non bisogna aver paura di affrontare argomenti difficili per la coppia: evitare di parlare delle cose che "fanno male" crea ogni volta piccole vibrazioni che si trasformano, col tempo, in scosse devastanti per la relazione. A volte la difficoltà nella comunicazione sta solo nel fatto di farsi travolgere, durante una discussione, dalle proprie emozioni, sminuendo o non considerando quelle del partner.
È semplice promettere, molto meno mantenere la parola data. Ogni promessa non mantenuta compromette i rapporti interpersonali, la concezione che gli altri hanno di noi e quella che abbiamo di noi stessi. Il conto corrente emozionale, di cui parla Stephen Covey nel suo libro, rappresenta il livello di fiducia nelle relazioni con il prossimo; gli impegni e le promesse rispettate rappresentano la parte attiva del nostro conto, una sorta di “investimento” che potrà tornare utile nei momenti relazionali più difficili. Non mantenere fede agli impegni presi, di contro, porterà in rosso il nostro conto emozionale e anche il rapporto di coppia ne risentirà.
Erroneamente si crede che assumersi delle responsabilità voglia dire ammettere, automaticamente, di avere delle colpe, ma non è così: spesso è semplicemente dimostrare all'altro la capacità di mettersi in discussione e optare per scelte consapevoli, senza crearsi alibi e cercando di migliorare costantemente, così da non interferire in modo negativo sulla propria vita e soprattutto su quella del partner; questo tipo di atteggiamento rassicura e fa acquisire fiducia rispetto ad una negazione di responsabilità.
William Shakespeare diceva "Non trasformare i tuoi pensieri nelle tue prigioni". Le supposizioni sono nostre nemiche soprattutto se danno vita a false narrazioni e se permettiamo che influiscano sui nostri comportamenti, sulle nostre percezioni e sulle nostre decisioni. Supporre significa dare quasi per certo che una cosa sia vera, mentre spesso non lo è: si tratta di congetture che la nostra mente alimenta fino a trasformarle in fatti reali, ma solo per noi. Pian piano le supposizioni prendono il posto della realtà e non si attengono più ai fatti. Questo sposta il focus dal benessere della coppia: da un'ipotesi creiamo un fatto perché non abbiamo più la lucidità di verificare e di ascoltare le ragioni dell'altro.
In una coppia, come in qualsiasi altra relazione, mostrarsi vulnerabili spesso viene interpretato come un sinonimo di debolezza, mentre in realtà è un comportamento molto coraggioso, associabile ad una persona dal carattere forte. Essere vulnerabili vuol dire mostrare i propri "nervi scoperti": questo, potenzialmente, rende più "attaccabili" e può portare a provare vergogna o imbarazzo; superando questo scoglio si può sviluppare nella coppia un'intimità sincera, senza filtri. Tenere per sé le emozioni che ci turbano fa percepire all'altro un distacco emotivo che sicuramente, nel tempo, diventerà anche fisico.
Quando si dà per scontata la presenza di qualcuno si tende a trascurarla, ad esempio dedicando più tempo ad amici e lavoro. Questo ferisce e rende insicura l'altra persona: vuol dire non rispettare l'altro e non riconoscerlo come individuo in grado di fare a meno di noi. L'esempio della pianta forse è un po' scontato, ma pur sempre calzante: consideriamo la nostra relazione come una piantina che, se non annaffiata e curata, si seccherà inesorabilmente; al contrario, se curata e protetta, crescerà sana e forte. Saper essere grati per le emozioni che vengono condivise con noi o, semplicemente, perché si viene scelti ogni giorno è fondamentale per evitare crisi di coppia.
Creare delle regole di convivenza in una relazione è importante perché si evita di invadere gli spazi vitali dell'altro, provocando quella che tipicamente viene riportata come "sensazione di soffocamento". Ricordiamoci che, prima che essere parte di una coppia, siamo individui, ognuno con le proprie esigenze anche in termini di libertà personale.
Ritrovare o riconquistare la fiducia richiede in primis tempo ed impegno. È un lavoro quotidiano da fare sulla relazione da parte di entrambi. Se poi ci si dovesse rendere conto che è tutto troppo complicato per le nostre capacità, non bisogna temere di rivolgersi a organizzazioni come Aiuto Famiglia. Prima di abbandonare un amore in cui crediamo, tentiamo tutte le strade a nostra disposizione.
AAF - Associazione Aiuto Famiglia: dal 2005 creiamo armonia