Gli eventi in grado di sconvolgere le coppie mature (o coppie di anziani) possono essere molteplici e di varia natura, ce n’è uno però che è abbastanza
ricorrente con cui prima o poi tutti devono fare i conti: il pensionamento.
Il conseguimento dello status di pensionato comporta il raggiungimento del capolinea professionale. Per qualcuno il traguardo tagliato corrisponde a una sorta di
rinascita per poter fare ciò che per obblighi, responsabilità e impegni lavorativi non si è mai potuto fare prima. Per qualcun altro invece l’idea di vacanza non stop,
idealizzata soprattutto negli ultimi anni di lavoro, non appare più così allettante. L’assenza di lavoro comporta la ridefinizione della propria immagine, sia
all’interno della società sia nella famiglia. Cambiamenti questi che possono provocare depressione e sensazione di vuoto, di
inutilità e di esclusione dal mondo.
L’andare in pensione, come già accennato, può provocare una serie di ripercussioni negative sullo stato psicologico e mentale di una persona, che influiscono sulla sua modalità di rapportarsi, in special modo con il partner. In questo senso vengono meno gli equilibri di coppia, definiti nei decenni del matrimonio o della convivenza, lasciando spazio a malumori e conflitti che, nonostante l’età avanzata, possono causare problemi seri e irreparabili come separazioni e divorzi. Di solito, il più segnato dal pensionamento è il marito o il convivente.
Se l’uomo dunque può non passarsela bene non è che alla donna vada meglio… Esistono studi (riferiti alla popolazione giapponese) in cui si evince che il pensionamento dell’uomo scombussoli la routine quotidiana della coniuge o compagna, al punto tale da gravare sul suo benessere. I sintomi che quest’ultima può avvertire (appunto legati alla sindrome del marito pensionato) sono mal di testa, ansia, insonnia e depressione.
Prepararsi per tempo è sicuramente la miglior cosa per scongiurare screzi e crisi di coppia. Il pensionamento deve essere considerato come una nuova partenza, un foglio bianco su cui scrivere nuovi capitoli, un’opportunità per ricucire i rapporti sfilacciati nel corso del tempo, ad esempio con amici e fratelli o sorelle, e per prendere coscienza di ciò che si è. La psicologia, in questo caso, potrebbe tornare utile.
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