La crisi di coppia è un concatenarsi di stati d’animo e comportamenti dei due partner che portano gradualmente alla totale incapacità di ottenere insieme l’armonia nella relazione.
Crisi di coppia è in sintesi tutto quello che ci fa stare male con il nostro partner, che sia compagna/o, fidanzata/o o coniuge.
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Non ci si deve vergognare nel riconoscere e dichiararsi di essere in crisi, anzi può essere una buona occasione per interrogarsi sulla propria relazione e per migliorare se stessi.
Ascoltando i piccoli e grandi campanelli nella quotidianità di coppia come:
- non avere più una comunicazione serena,
- l'abitudine che ha preso il sopravvento, ovvero date per scontato l'esistenza della coppia e non vi sorprendete più anche con piccole cose,
- la visione del futuro che non coincide più a quello che inizialmente era il progetto di cammino insieme,
capirete che state attraversando una crisi di coppia. Se la volontà di entrambi è quella di mettere in sesto la situazione avrete sicuramente, mettendoci impegno e possibilmente con un buon
sostegno, la possibilità di superarla.
Sperare che col tempo la crisi di coppia passi senza alcun intervento può accrescere le distanze tanto da diventare incolmabili.
Prevenire o superare una crisi di coppia si può, ma non risulta facile; perciò, potrà essere utile seguire queste 30 nostre indicazioni. Se incontri difficoltà contattaci che ti aiuteremo volentieri gratuitamente.
Ascoltare attivamente, entrando in piena sintonia con quanto sta dicendo l'altro e cercando di capire profondamente quanto l'altro ci vuole trasmettere. Non andare dietro ai propri pensieri per rincorrere il proprio punto di vista o cercare le risposte da dare all'altro consigliando o affermando le proprie idee e convinzioni.
L’arrivo di un figlio può rendere le nostre vite gratificanti e piene d’amore ma può anche rendere il rapporto di coppia estremamente difficile. Ciò avviene perché i genitori si preoccupano
troppo dei propri figli e poco della loro vita di coppia.
Statistiche e studi evidenziano come i figli di coppie che trascurano il proprio rapporto diventeranno adulti ansiosi e metteranno in atto delle resistenze nei confronti delle relazioni amorose.
Un rapporto disfunzionale tra i partner porterà la coppia a scaricare l'infelicità sul figlio che potrebbe pensare di essere la causa del malessere dei genitori.
Con un figlio in casa, si insinua l'idea nella coppia di essere una famiglia, una cosa sola. Ma non siete solo questo, siete anche dei singoli individui che desiderano stare insieme come coppia.
È quindi necessario ritagliare del tempo per voi stessi.
Il segreto per una vita di coppia felice e duratura è quello di non porre al centro dell’attenzione i figli ma il proprio partner. Dunque, mettete
il vostro partner al primo posto. Ciò farà bene sia alla coppia che alla famiglia: se voi siete soddisfatti e felici i vostri figli lo saranno di conseguenza!
La propria trascuratezza o i comportamenti maleducati per troppa confidenza col partner portano a far scivolare la relazione verso il disinteresse o addirittura il disprezzo reciproco proprio
come accade per la comunicazione verbale nella coppia che, con la scusa dell’abitudinarietà, spesso si impoverisce fino a sfociare nella mancanza di rispetto.
Piacersi fisicamente fa aumentare l’autostima, migliorando anche il modo di porsi col partner. In una coppia è fondamentale avere considerazione della propria salute e della propria persona.
Se si cura il proprio aspetto fisico e mentale, di riflesso, anche il partner ne sentirà i benefici e aumenterà l’intesa emotiva e
l’attrazione sessuale reciproca.
Lo stesso vale per la salute col duplice obiettivo di avere riguardo verso se stessi e verso il partner che ci ha scelti e spera di vivere tanto tempo con noi, ma non solo: più in generale,
occuparsi della propria salute è un’azione di prevenzione e rispetto per la vita.
Quindi trascurare se stessi (l'aspetto esteriore e la propria salute) è un male per la coppia: il partner potrebbe sentirsi tradito da queste mancanze, assumendo difensivamente atteggiamenti
evitanti o di disistima.
Pensiamo alla coppia come una terza entità, non un tu, un io ma un noi; quindi, come un nuovo essere, frutto della volontà, della
collaborazione e dell’impegno di entrambi, che va aiutato a crescere, a svilupparsi, a migliorare e che va protetto.
Con questa visione della coppia è molto più semplice evitare di dare e darsi colpe e cercare insieme di procedere creando un futuro sereno per il bene di questa terza realtà.
Si sceglie insieme di gestire l'entità coppia proteggendola da interferenze esterne e mettendola in prima posizione nei pensieri comuni.
Il retaggio familiare è l’insieme delle convinzioni e dei comportamenti appresi nella famiglia d’origine, che ripetiamo nella nostra vita di coppia, a volte inconsciamente.
Essere consapevoli del peso del bagaglio familiare sulla coppia non è semplice, perché spesso non distinguiamo ciò che è parte del nostro vero essere e ciò che abbiamo ereditato.
Un esempio è quello del vuoto sentimentale. Il bambino che non si è sentito compreso o apprezzato può cercare di riversare questi sentimenti sul partner che sarà percepito, più o meno
coscientemente, come la persona che deve colmare questo vuoto.
Il retaggio familiare, come detto, può manifestarsi anche nei comportamenti quando si replicano, per esempio, modelli d'interazione assorbiti da relazioni disfunzionali di cui siamo stati
testimoni in famiglia.
Riconoscere questi modelli è il primo passo per decostruirli e trovare un modo nuovo e sano di entrare in relazione all’interno della coppia. In questo senso, la comunicazione con il partner è la
chiave fondamentale.
Se non ci si riesce da soli, vale la pena chiedere un aiuto esterno per far affiorare la consapevolezza che le nostre richieste al partner sono spesso le stesse mai soddisfatte dalla nostra
famiglia d’origine.
La gelosia è un sentimento umano che provoca una sensazione di ansia e insicurezza nella relazione con il partner che può
aumentare fino a sfociare nel desiderio di possesso o generare un’ossessione verso la possibilità che la relazione possa finire.
Per combatterla, è importante pensare ai due pilastri fondamentali per una vita di coppia sana e felice:
• l’apertura verso l’esterno,
• l’idea di se stessi e del partner come soggetti indipendenti.
Una coppia deve costruire una rete di relazioni, condivise o autonome, con i parenti, gli amici o colleghi. Questa apertura alimenterà la sincerità e la comunicazione per arrivare
gradatamente alla costruzione di una fiducia sempre più solida.
Inoltre, aiuterà a vedere se stessi e il proprio partner come esseri indipendenti e liberi.
Coltivando l’autostima, capiremo che è fondamentale mantenere la nostra individualità dentro una relazione e che l’annullamento proprio o dell’altro dentro la coppia è il preambolo di una crisi.
Una coppia felice sarà quella che poggia sulla fiducia reciproca e favorisce la crescita di entrambi, non quella che punta al controllo o alla limitazione di uno nei confronti dell’altro.
I genitori e i suoceri che interferiscono nella vita di coppia possono creare non poche tensioni. È vero che si è genitori per sempre, ma questo principio rischia di trasformare il naturale senso
di protezione in vera e propria invadenza, cosa che peggiora con l’arrivo dei nipoti quando i nonni tendono ad intromettersi nella loro educazione. In questo caso, deve essere chiaro che la linea
educativa da seguire è quella decisa da mamma e papà.
Per ammortizzare l’invadenza dei genitori e dei suoceri è utile seguire alcune linee guida: delimitare lo
spazio di coppia dove nessuno può entrare; definire con chiarezza e nel rispetto reciproco i rispettivi ruoli; essere indipendenti, perché approfittare dell’aiuto dei nonni delegando la maggior
parte dei compiti quotidiani aumenta l’intromissione; chiedere un aiuto, se necessario, è lecito ma va gestito bene.
Assumere un atteggiamento di accoglienza anche quando pensiamo che l'altro ci possa attaccare, favorendo l'incontro e non lo scontro. Solo provando a capire il punto di vista dell'altro possiamo sperare di creare una relazione, altrimenti si crea solo divisione.
Adottare toni che favoriscano la comunicazione civile e non un clima di terrore, anche se si è in conflitto. Alzare la voce per imporre la propria idea o per convincere alza muri e non ponti per arrivare insieme a una soluzione fattiva.
Essere sinceri anche quando costa fatica mettere nelle mani dell'altro le proprie debolezze, fragilità, limiti. Capita spesso di pensare che poi l'altro possa usarle come arma contro di noi ma proviamo anche a pensare che potrebbero stimolare l'altro a metterci nelle mani le proprie.
Avere rispetto dell'altro, delle sue idee, delle sue convinzioni, delle sue scelte, delle sue emozioni anche quando non coincidono con le nostre, non le capiamo o non le condividiamo: questo vale sia fra noi, che in famiglia, che con gli altri. Non è che denigrando l'altro, illuminiamo di più noi stessi. Anzi, dietro il disprezzo verso l'altro spesso si nasconde un'incapacità di accettare le proprie fragilità o di gestire sentimenti negativi, come l'invidia. Inoltre, sminuire l'altro è un fallimento per noi stessi che l'abbiamo scelto.
Avere fiducia nell'altro finché i fatti, e non le supposizioni, ci dimostrano che è mal riposta. Se lo mettiamo continuamente alla prova per avere la dimostrazione che non è come si presenta, vive male lui ma pure noi.
Più passa il tempo e più si ha l’impressione di avere accanto una persona diversa da quella che avevamo scelto. Capita spesso di idealizzare l’altro all’inizio della frequentazione, ma gli eventi della vita ci cambiano e il mondo intorno a noi cambia. Impegniamoci a superare la delusione frutto dell’abitudinarietà, della mancanza di attenzioni e della perduta capacità di stupirsi, ripercorrendo insieme i motivi che ci hanno portato a sceglierci e interrogandosi su cosa ci facesse stare tanto bene per rinverdire la nostra relazione e viverla in modo più consapevole al passo con i cambiamenti intervenuti.
Dare l'opportunità all'altro di riscattarsi quando ha sbagliato. Tutti siamo fallibili e abbiamo diritto ad una seconda chance. Se ci arrocchiamo nel nostro dolore, rabbia, rifiuto non ne usciamo. Aprire uno spiraglio quando ci sentiamo pronti permette almeno all'altro di comunicarci perché è caduto nell’errore e a noi di riflettere su eventuali nostre responsabilità.
Lasciare al partner la libertà di fare le sue scelte per realizzarsi al meglio nella relazione con se stesso, di coppia, con l'esterno. Se lo si condiziona o ricatta perché sia o faccia quello che noi ci aspettiamo, difficilmente sarà una persona felice e non potrà farci felici.
Dividersi i compiti nel ménage familiare, riconoscendosi reciprocamente talenti e inclinazioni, può favorire la soddisfazione di entrambi e il risparmio di tempo. Aiuta anche a non entrare in conflitto nel tentativo di dimostrare di essere migliori dell'altro nello svolgere la stessa incombenza.
Avere dei progetti di coppia stimola il confronto, l'attenzione verso l'altro, l'abitudine a ritrovarsi periodicamente per fare il punto della situazione, verificare se si sta sempre guardando insieme nella stessa direzione.
Coltivare le proprie passioni (anche una sola) per prendersi uno spazio proprio in cui liberare la nostra creatività, energia, vitalità se ci sembrano troppo costrette da regole o doveri quotidiani. Può essere anche un'occasione per riflettere su noi stessi, incontrare persone e portare nuovi argomenti di conversazione nella coppia. L’importante è che l’altro ne sia informato e, possibilmente, sia d’accordo.
Concedersi qualche momento di leggerezza in coppia, periodicamente, per evadere dagli impegni quotidiani. Programmare qualche attività da fare insieme stuzzica la fantasia, aumenta la complicità, abbassa lo stress, favorisce il dialogo e l'intesa fisica. Ricordare di festeggiare le date importanti della relazione.
Frequentare amici, coppie o gruppi con cui confrontarsi sui grandi temi della vita ma anche parlare delle gioie e difficoltà personali o di coppia. Non bisogna avere paura di mettere in piazza le proprie emozioni e i propri sentimenti. Attraverso il confronto ci si sente meno soli perché il proprio problema è comune a molti e si apre un ventaglio di possibili soluzioni grazie alle esperienze degli altri. A raccontare il proprio disagio solo a noi stessi ci si morde la coda.
Risolvere i problemi personali prima di intraprendere una relazione altrimenti l'altro può diventare ingiustamente il capro espiatorio della nostra rabbia per il perdurare del problema nella coppia. Lo stesso vale se abbiamo appena concluso una relazione: se non si sono analizzate le cause che ne hanno decretato la fine è facile che gli stessi problemi si ripresentino nella nuova relazione.
Allenarsi all'autostima e lavorare sulle fragilità, magari interrogandosi reciprocamente col partner. Spesso dubbi e incertezze sulla propria relazione hanno origine da insicurezze, carenze o traumi personali legati all'infanzia o all’adolescenza. Coltivando l'autostima si evitano le manipolazioni o le influenze esterne e la dipendenza affettiva nella coppia.
Per evitare di cadere nell’abitudinarietà, dando quindi tutto per scontato nella coppia, sarebbe bene concentrarsi periodicamente sulle caratteristiche positive del partner, per poi individuare dei momenti in cui lo abbiamo particolarmente apprezzato e siamo stati contenti di averlo come compagno di vita. Infine, proviamo a comunicargli con esempi concreti il nostro affetto, la nostra ammirazione e la nostra riconoscenza. Questo esercizio, fatto in maniera costante, ci darà conferme sull’aver fatto una buona scelta aumentando il nostro benessere psicologico e nello stesso tempo spronerà il partner a fare sempre meglio nei nostri confronti, confortato dalla nostra attenzione e della nostra gratitudine.
Mettersi nei panni dell’altro o essere empatici significa non solo capire le prospettive e i bisogni dell’altro, ma anche le sue emozioni e sensazioni. Sviluppare un atteggiamento di attenzione, comprensione, pazienza, non giudizio, favorisce un clima di fiducia che ha una ricaduta positiva sul partner che sarà invogliato a comportarsi nello stesso modo. I conflitti saranno quindi più facilmente superabili.
Darsi delle regole e fare scelte condivise nella coppia può prevenire la crisi. Si evitano così sorprese (ma io credevo, pensavo che lui/lei …), ma sarà anche più facile gestire eventi inaspettati indipendenti dalla propria volontà. È utile anche immaginarsi diversi scenari della propria vita di coppia o familiare e interrogarsi su possibili reazioni/soluzioni.
Essere consapevoli che nella coppia dobbiamo mettere impegno e cura perché funzioni. Le distrazioni, le disattenzioni non sono ammesse. La prevedibilità è nemica della relazione. Non pensare di sapere cosa l'altro ha in testa. Meglio chiederglielo direttamente. Potremmo rimanere sorpresi. D'altronde non conosciamo bene neppure noi stessi.
Meglio affini o diversi? Siamo responsabili uno dell'altro o ognuno lo è per sé? Fino a che punto posso sacrificarmi per l'altro? Saprei vivere senza l'altro? Ci sentiamo realizzati nella coppia? Ci sappiamo confortare reciprocamente? Il nostro è un rapporto di sudditanza o di cooperazione? C'è qualcosa che ci fa vergognare dell'altro? Per cosa andiamo fieri dell'altro? Ci sentiamo sulla stessa lunghezza d'onda?
È importante coltivare l'intimità fisica che è lo specchio di quella emotiva anche se apparentemente l'armonia fra le due sembra così difficile da realizzare per le differenze biologiche tra uomo e donna. Sotto l'aspetto sessuale, che è più tabù di quanto si possa pensare, trovare un accordo si può. Proviamo a cercare un'intesa applicando le stesse modalità del dialogo costruttivo: ascolto, accoglienza, sincerità, fiducia, libertà, rispetto, pacatezza, …
Parlare di denaro all'interno di una coppia può essere un argomento delicato, ma è essenziale per una relazione sana e stabile. È necessario aprire un dialogo sincero e diretto sulla situazione finanziaria. I partner devono essere disposti a condividere le proprie preoccupazioni, discutere le spese e definire una strategia finanziaria comune.
Imparare a riparare: non c'è niente di meglio di questa indicazione per superare la crisi di coppia. In un mondo dove l'”usa e getta” è diventato il claim imperante, avete mai provato la gioia e la soddisfazione di riparare una cosa che si è rotta? Magari non ci si riesce o poco dopo si rompe di nuovo, ma quanto è bello aver provato il tutto per tutto… e comunque, per il tempo che le è dato ancora di esistere, la curiamo gelosamente come se fosse tutta opera nostra!
Ci sono tante ragioni per cui può sopraggiungere una crisi di coppia; è basilare avere a fianco la giusta presenza, per essere compresi fino in fondo in questo delicato passaggio
della vita affettiva. Questo è quello che fa la nostra Associazione da 20 anni: sostiene le persone che attraversano questo momento difficile o periodo conoscendo il problema nelle sue svariate
declinazioni.
Chi sono i volontari dell’Associazione? Sono tutte persone che, a loro volta, hanno passato una crisi di coppia e sanno cosa significhi trovarsi in questa spinosa situazione. L’empatia è
alla base di un ascolto sincero e profondo, ed è con questa predisposizione che sostengono le persone che in questo momento stanno attraversando una fase problematica.
I volontari non sono gli unici a far parte di questa rete di supporto. Infatti, l’Associazione si avvale anche di ben 300 psicologi, presenti su tutto il territorio italiano, che aiutano i
volontari nell’affiancamento alle persone. Gli stessi psicologi possono intervenire direttamente quando la situazione lo richiede.
Siamo persone che capiscono il difficile momento e conoscono la situazione da dentro. Ma intervenire a fianco di chi sta attraversando una crisi di coppia non significa solo
aiutare in base alla propria esperienza. Ogni volontario, preparato grazie all’aiuto di uno psicologo, è in grado di sostenere la persona in molti modi, ma senza mai dare consigli: aiuta
la coppia a trovare la propria soluzione per un cambiamento efficace e duraturo.
La crisi di coppia, infatti, si colora di diverse sfumature in base alla persona coinvolta. Non ci sono suggerimenti da dare; tutto parte piuttosto dalla comprensione profonda
della situazione specifica. Il volontario aiuta la persona a verbalizzare la sofferenza che vive e questo è già un beneficio.
Una volta compresa la situazione, il compito del volontario è aiutare la persona ad una maggiore consapevolezza tramite domande che la aprono a nuove riflessioni e a
nuovi scenari.
Il messaggio che vogliamo dare con il nostro aiuto è che il disagio si può superare quando si è sostenuti empaticamente. L’accoglienza gentile e discreta e l’ascolto profondo dei volontari
segnano l’inizio di un viaggio che ha come meta la serenità personale e possibilmente di coppia.
In questi anni di attività non ci siamo mai fermati, e abbiamo anche accolto nuovi volontari, persone che in precedenza sono state accompagnate durante la loro difficoltà relazionale e che, vista
la validità del servizio, hanno deciso di restare e contribuire all’aiuto di altre in difficoltà.
Nel tempo ci siamo adeguati anche alle esigenze degli utenti più lontani, ed è così che abbiamo iniziato a garantire ascolto e assistenza alle persone di tutta Italia. I volontari hanno esteso in
rete le proprie competenze e si sono dimostrati efficaci anche online. Ecco perché, chiunque stia vivendo un momento critico, può contattarci da tutto il territorio nazionale.
Anche i nostri psicologi sono pronti a intervenire online durante la crisi di coppia che richiede la loro presenza. Sono presenti in tutte le provincie
italiane ed il primo colloquio è gratuito.
I volontari, quando ascoltano la persona che attraversa delle difficoltà relazionali, mettono a disposizione tutta la propria esperienza, raccontando come hanno ritrovato il sorriso e come sono
usciti da un ginepraio di problemi. Questa testimonianza apre lo sguardo alla persona che soffre e le permette di trovare nuove risorse e misure risolutive
laddove credeva di essere in un vicolo cieco.
Il lavoro dei volontari e quello degli psicologi si combina in modo armonico in ogni situazione specifica. Le competenze messe in campo sono molto diverse fra loro: ecco perché
si può parlare di un’alleanza terapeutica che si basa sull’incontro di due fattori fondamentali.
Da una parte, c’è l’esperienza di chi ha già vissuto una crisi di coppia. Dall'altra c’è tutta la competenza dello psicologo, a livello relazionale e sistemico. La commistione di queste due
componenti fa dell’Associazione un vero e proprio punto di riferimento completo.
Chiedere aiuto è il primo passo per uscire dalla crisi di coppia. Per comunicare con l’Associazione basta compilare il modulo sotto. Il primo contatto serve a comprendere come
poter aiutare la persona, che verrà affiancata dal volontario o dalla coppia di volontari più indicati a prenderla in carico. I volontari operano nel massimo rispetto della privacy e della
discrezione.
Aiuto gratuito e senza impegno. Ti risponderà una coppia che ha avuto una crisi di coppia come te. L'ha superato bene rafforzando l'unità e la complicità della coppia. È stata formata da psicologi per ascoltarti con il cuore.
Se hai bisogno di un aiuto, non esitare a contattarci. Siamo qui per te.
Crisi di coppia: come possiamo aiutarvi
L’aiuto di tipo esperienziale dei nostri volontari non è alternativo a quello degli psicologi, anzi si integra con esso e ne velocizza il risultato positivo. Istruzioni per la coppia, a chi è rivolto il percorso, cosa offriamo.
Le crisi di coppia sono una parte normale e inevitabile delle relazioni Piuttosto che preoccuparsi quando si verificano, è importante affrontarle con serenità, attraverso una comunicazione e una comprensione reciproca. Possono rappresentare un'opportunità per crescere e rafforzare il legame tra i partner, rendendo la relazione più forte nel lungo periodo.
Terapia di coppia: un aiuto nel cambiamento Le difficoltà fanno parte dell’evoluzione della vita della coppia; questo perché la relazione di coppia, come la vita in generale, non è statica, ma è dinamica, in continua evoluzione nel tempo. Dal primo incontro, passando per la formazione della coppia vera e propria, i sentimenti che legano i due individui sono in continua mutazione.
Crisi di coppia come risolverla
Quali sono i sintomi? Prima o poi tutte le coppie attraversano un periodo di difficoltà, più o meno grave, più o meno duratura, indipendentemente dal fatto che una relazione sia fresca o datata, ma non tutte riescono ad affrontarla nel modo giusto e ad uscirne.
Il dialogo nella coppia in crisi e non
Se non c'è dialogo nella coppia è utile seguire alcune nostre indicazioni. Carenza o mancanza di comunicazione determinano un inevitabile allontanamento.
Ricominciare dopo una crisi di coppia
La comunicazione e il dialogo sono fondamentali per poter ricominciare dopo una crisi di coppia. Confrontarsi in modo costruttivo, esprimere l’uno all’altro i propri pensieri e le proprie emozioni, ma anche dubbi e debolezze, permette di non respingersi a vicenda, di non allontanarsi ...
Crisi di coppia cosa fare È una tempesta che ha bisogno di una bussola. È un contenitore multitasking in cui è fondamentale sapere dove cercare. È fondamentale un'analisi per capire cosa stia alla base di un fenomeno che può essere distruttivo non solo per l’entità Famiglia, ma anche per l’equilibrio di chi singolarmente la vive.
Crisi di coppia del primo anno
Cosa succede quando il malcontento comincia a farsi sentire già dopo meno di un anno dal fatidico sì? Quali sono le possibili cause? Come porre rimedio alla crisi di coppia del primo anno?
Come superare la depressione post-matrimoniale?
Crisi di coppia del settimo anno
Una delle tanto temute problematiche che una coppia si ritrova a dover affrontare è rappresentata dalla crisi del settimo anno.
Cosa si intende? Cos'è realmente? Come si affronta?
La crisi di coppia dopo 20 anni di matrimonio o convivenza è un fenomeno comune: ma è davvero necessario mettere fine a un rapporto durato così tanto?
Crisi di coppia a 50 anni e oltre
Il raggiungimento dei 50 anni di età porta spesso a cambiamenti profondi, sia nell'uomo che nella donna. Tali cambiamenti investono sia il corpo che la psiche, sconvolgendo sia la routine domestica che la vita sotto le lenzuola.
Quali sono gli anni di crisi in una coppia?
Non esiste un preciso anno durante il quale una coppia potrebbe entrare in crisi o no, ma esistono dei periodi che ognuno di noi deve attraversare lungo la propria vita e, se quei periodi non
vengono vissuti da entrambe le parti dedicando attenzioni e impegno anche alla propria vita di coppia, si potrebbe incorrere in una crisi.
Quanto può durare una crisi di coppia?
Una crisi di coppia può durare alcune settimane o diversi mesi, a seconda della gravità dei problemi e dell'impegno applicato nel risolverli. Durante questo periodo, le emozioni possono essere intense e la comunicazione può diventare difficile.
Test per superare la crisi di coppia
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L'impatto della crisi di coppia sui figli: come proteggerli e sostenerli
Una crisi di coppia non può che avere un impatto sui figli, tanto maggiore quanto minore è la loro età e la loro capacità di dare un significato agli eventi. Spesso i figli tendono a considerarsi in qualche modo responsabili della crisi dei genitori...
L'immaturità emotiva è un problema che colpisce molte persone, incidendo in maniera significativa sulla qualità dei rapporti interpersonali, sia a livello personale che professionale. Una delle conseguenze più evidenti dell'immaturità emotiva è la crisi di coppia.
La manipolazione affettiva è una problematica seria all’interno della coppia, di cui sempre più spesso si sente parlare. Scaturisce da svariati motivi e, più o meno inconsciamente, mina la stabilità e l’armonia portando alla crisi di coppia.
Cambiare per un essere umano vuol dire evolversi, diventare ancora meglio di quello che si è. Adattarsi a ogni nuova situazione - bella o brutta che sia - nel migliore dei modi, senza rinunciare a essere se stessi.
Quando in una relazione sentimentale si presentano complicazioni durature, difficilmente estirpabili nel breve periodo, allora si parla di disagio di coppia. È importante riconoscere di essere in difficoltà con il partner per provare a risolvere i problemi.
Pensione e crisi psicologica Finalmente la meritata pensione… ma attenzione, il pensionamento può essere causa di squilibrio nella coppia matura. L’andare in pensione può provocare una serie di ripercussioni negative sullo stato psicologico e mentale di una persona, che influiscono sulla sua modalità di rapportarsi, in special modo con il partner.
Sindrome del nido vuoto Si definisce sindrome del nido vuoto lo stato psicologico che interessa i genitori rimasti da soli in casa, dopo che il figlio ha preso la sua strada ed è andato a vivere altrove, al fine di intraprendere nuovi progetti di vita, amorosi o lavorativi.
Crisi di coppia dopo la nascita di un figlio Tra le cause delle difficoltà relazionali di coppia figura anche la nascita di un figlio o di una figlia. Vogliamo soffermarci sull'arrivo di un figlio e sui problemi relazionali che potrebbe generare.
Crisi di coppia segnali Le difficoltà relazionali di coppia rappresentano una condizione di disagio in cui si ritrovano i partner. È la conseguenza di una serie di motivazioni che non calano dal cielo improvvisamente, ma si vanno a determinare nel corso del tempo.
Un buon punto di partenza nella crisi matrimoniale è fermarsi a riflettere su se stessi, su cosa è cambiato dentro se stessi e cosa nell’altro.
Educazione all'amore nel matrimonio.
Separarsi fa male?
L'infedeltà coniugale è spesso l'esito di un tradimento più profondo che riguarda i valori su cui la coppia si fonda, i patti segreti tra gli sposi, la reciprocità nella relazione. ...
Perdonare si può.
Crisi di coppia allontanamento
Tradimenti, rivalse, ritorsioni, e ancora livore, astio, battaglie legali, sono uno dei possibili e non infrequenti scenari che travolgono la coppia e che possono trasformare le difficoltà
matrimoniali non affrontate in veri e propri scenari di guerra.
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